We do not do this because it is easy. We do this because it is hard.
J. F. Kennedy
Il 12 settembre 1962, il presidente americano J. F. Kennedy parlò alla nazione in quello che sarebbe divenuto uno dei più celebri discorsi della storia.
In quegli anni la guerra fredda era combattuta tra Stati Uniti e Unione sovietica a colpi di propaganda, sferrando micidiali conquiste tecnologiche e scientifiche all’opinione pubblica, nell’intento disperato di dimostrare la supremazia mondiale di una nazione sull’altra.
Poche parole.
Poche parole, dette al momento giusto.
Parole capaci di far tremare, e suscitare in uomini e donne un senso di ispirazione oltre ogni eguale.
Perché era proprio l’ispirazione ciò di cui gli Stati Uniti avevano maggiormente bisogno.
It’s Hard. We love it!
Il decennio della corsa allo spazio, conclusosi con l’allunaggio del ’69, rappresenta uno dei più formidabili esempi di impegno collettivo riusciuto.
Migliaia di pesone che non avevano la benché minima idea di come fare ciò che sono riusciti a fare.
Mancava la tecnologia.
Hanno inventato la tecnologia.
Mancava la matematica.
Hanno trovato la matematica giusta.
Mancavano i computer.
Hanno usato centinaia di persone per fare i calcoli.
Ad ogni ostacolo, un modo per saltarlo.
Ad ogni problema, una soluzione.
Perché quando vuoi raggiungere un obiettivo a tutti i costi, non c’è scusa che tenga.
Perché siamo essere umani, e le sfide impossibili le accettiamo.
Sangue, sudore e lacrime per cancellare due sole lettere, una ‘i’ e una ‘m’, e rendere possibile l’impossibile.
We do not do this because it is easy. We do this because it is hard!
La nostra missione difficile
No.
Non dobbiamo andare sulla Luna.
Si!
La nostra è una sfida difficile, perché abbiamo deciso di essere padroni del nostro destino.
Abbiamo deciso di scegliere anziché essere scelti.
Di pensare, anziché essere guidati dai pensieri altrui.
E’ complicato perché abbiamo scelto una strada alternativa.
La nostra è un’avventura, pericolosa e intrepida, meravigliosa e memorabile.
Ora basta indugi.
E’ il momento di affrontare l’impossibile.
Un caldo abbraccio Andrea.